giovedì 10 marzo 2011

Amore & altri rimedi

di Edward Zwick

Love and Other Drugs, USA 2010, commedia, 112'. Con Jake Gyllenhaal, Anne Hathaway, Oliver Platt, Hank Azaria, Josh Gad, Gabriel Macht, Judy Greer, George Segal, Jill Clayburgh, Kate Jennings Grant, Katheryn Winnick, Kimberly Scott, Peter Friedman, Nikki Deloach, Natalie Gold, Megan Ferguson, Michael Benjamin Washington.

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Locandina originale

Amore & altri rimedi è una commedia sentimentale senza troppe pretese. Non è originale, non ha niente di profondo da comunicare (o meglio, niente che si potrebbe dire profondo se non vivessimo nell’epoca in cui ci tocca vivere), ripropone per l’ennesima volta schemi ben consolidati e forse un po’ usurati. La regia di Edward Zwick è prevedibilmente anonima. Eppure, il film funziona, ed il merito è prima di tutto dei due protagonisti, affiatati e credibili. Anne Hathaway in particolare è molto bella e almeno altrettanto brava, il suo sorriso radioso riempie lo schermo di una luce intensa. Jamie Randall è un donnaiolo che lavora come rappresentante di prodotti farmaceutici, tra cui il viagra, per un'importante industria farmaceutica, Pfizer. Il suo fascino e la sua parlantina lo rendono uno dei migliori nel suo campo, con un promettente futuro. Durante una delle sue vendite conosce Maggie Murdock, una donna affetta dal morbo di Parkinson dal carattere sorprendente e che spesso lascia Jamie interdetto per quanto è diretta e chiara. I due partono da una storia di sesso occasionale, per poi innamorarsi, vivendo un'intensa storia d'amore.Da Love Story in avanti, quanti film hanno raccontato storie d’amore più o meno infelici puntando sull’effetto commozione? Tanti, la maggior parte dei quali sentimentalistici e strappalacrime. Amore & altri rimedi non è, almeno per gran parte della sua durata, sentimentalistico, ma sentimentale: fondendo il genere con la commedia in base a una miscela ben collaudata e tipicamente hollywoodiana, Zwick riesce a rendere più digeribili le massicce dosi di saccarosio che in genere inficiano prodotti simili spingendo al suicidio lo spettatore. La passione inizialmente esclusivamente sessuale tra Jamie e Maggie si trasforma a poco a poco in una storia d’amore che sa andare oltre i suoi stessi “limiti”: quelli che le persone si autoimpongono, per mancanza di immaginazione o per eccesso di abitudine, e quelli che riserva loro il destino (la malattia di Maggie, che il film descrive con delicatezza e pudore). Parallelamente allo sminuire dell’interesse sessuale, i due protagonisti scoprono quanto emozionante e piacevole possa essere stare semplicemente distesi insieme su un divano a parlare e come il nostro corpo abbia altri bisogni oltre a quelli sessuali. Tutto questo nell’epoca in cui il sesso — ampiamente sopravvalutato — sembra essere divenuto l’unico valore sociale e il viagra dovrebbe servire da “medicina” per chi non riesce a dimostrarsi all’altezza delle performance richieste. Il paradosso, molto condivisibile, che il film propone è che in realtà l’unica vera “medicina” in grado di curare la nostra cecità e debolezza sia l’amore (il titolo originale Love & Other Drugs è in questo senso molto più esplicito della traduzione italiana). Per cui, le numerose scene di nudo e di sesso non sono per nulla gratuite né controproducenti, ma hanno lo scopo di allontanare quelle accuse di “moralismo” che una simile visione delle cose puntualmente finisce per attirarsi addosso. Chissà che qualcuno, vedendo questa ingenua commedia, non riesca ad uscire davvero dalla propria cecità e debolezza. Caso in cui Amore & altri rimedi si rivelerebbe, in ogni senso, un vero rimedio.

Amore & altri rimedi