di Bigas Luna
La femme de chambre du Titanic, Francia / Italia / Spagna 1997, erotico, 100'. Con Olivier Martinez, Romane Bohringer, Aitana Sánchez-Gijón, Didier Bezace, Aldo Maccione.
Per Bigas Luna, l’erotismo è immaginazione. Horty è un operaio in una fonderia della Lorena, e gli capita un colpo di fortuna: vince un concorso interno alla sua fabbrica che mette in palio un invito per assistere alla partenza del Titanic (non aspettatevi gli effetti speciali del film di Cameron, che tra l’altro curiosamente è dello stesso anno), a Southampton. Qui conosce Marie, giovane cameriera che sta per imbarcarsi sulla nave e che non sa dove sistemarsi per la notte; Horty le propone quindi, dopo un attimo di esitazione, di condividere la camera. Questa situazione iniziale — il protagonista e la cameriera del Titanic che condividono la camera, e non solo — non è altro che l’inizio del film, che ruota tutto intorno a questa immagine, che è l’immagine del desiderio del titolo italiano. Ricordata, trasformata, messa in scena a teatro, fantasticata, desiderata, modificata ancora una volta, la notte tra Horty e la cameriera (che lui crede essere morta nel naufragio del transatlantico) viene rievocata in tutte le salse possibili: anche troppe, vista la ripetitività che il film purtroppo assume in tutta la seconda parte. Fino alla delusione finale (un modo per dire, molto indirettamente, che il momento in cui l’erotismo viene consumato è la parte più deludente?). Il regista spagnolo si è basato sul romanzo La cameriera del Titanic, scritto nel 1991 da Didier Decoin. Che l’erotismo sia pura immaginazione è vero, ma la confezione del film, abbastanza leccata, ed una regia a tratti scolastica non aiutano per niente a portare sullo schermo questa verità; ed anche il discorso stesso alla fine resta a livello puramente intellettuale, senza mai farsi davvero sensuale. Mentre sono azzeccati i volti degli attori, da Martinez alla Sánchez-Gijón che interpreta la femme de chambre du Titanic. La musica è di Alberto Iglesias, collaboratore fisso di Almodóvar da Il fiore del mio segreto in avanti.