domenica 17 aprile 2011

Scream 4

di Wes Craven

Scream 4, USA 2011, horror, 111'. Con David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox, Emma Roberts, Hayden Panettiere, Anthony Anderson, Alison Brie, Adam Brody, Rory Culkin, Marielle Jaffe, Marley Shelton, Mary McDonnell.

❋❋

Locandina originale

Lo slasher è uno dei sottogeneri più stupidi e inutili dell’horror, la cui nascita si fa coincidere in genere con il sopravvalutato Halloween (1978) di Carpenter, anche se in realtà il nostro Mario Bava aveva come sempre anticipato tutti con il visionario e intelligente Reazione a catena (1971). La saga interamente diretta da Wes Craven, ed avviatasi nell’ormai lontano 1996, emerge all’interno di questo filone per l’inconsueto mix tra horror/thriller ed autoironia, che include una vera e propria autocritica ed autoparodia; oltre che per un affascinante — proprio perché non serioso — discorso teorico sull’horror che mira a decostruire gli stereotipi del genere dimostrando al contempo allo spettatore che tali stereotipi funzionano ancora. Tutto ciò faceva del primo Scream un film intelligente e pieno di suspense, ma i sequel sono andati prevedibilmente — in accordo a quelle stesse regole che la saga prende in giro — calando sempre di più, di episodio in episodio. L’unica cosa che merita di questo quarto capitolo è l’incipit, con i film nel film nel film incassati l’uno nell’altro. Tutto il resto è già visto e riciclato dai capitoli precedenti (la sceneggiatura torna ad essere firmata da Kevin Williamson). Dopo oltre dieci anni dagli omicidi avvenuti ad Hollywood nel precedente capitolo, Sydney Prescott è diventata un’autrice di manuali di auto-aiuto e per pubblicizzare il suo ultimo libro, Fuori dall’oscurità, compie un tour promozionale la cui ultima tappa la riporta alla sua città natale Woodsboro. Qui ritrova lo sceriffo Linus Riley e Gale Weathers, ora sposati, e riallaccia i rapporti con la zia Kate e la giovane cugina Jill, che frequenta il liceo locale. Con il ritorno di Sydney, ritornano a Woodsboro anche gli efferati omicidi, che dopo oltre un decennio sconvolgono nuovamente la tranquilla cittadina californiana. Scream 4 introduce un côté familiare che lo spettatore italiano troverà probabilmente molto attuale (e, per questo motivo, anche molto prevedibile) visti i recenti fatti di cronaca. Craven cerca di aggiornare le regole del gioco: «new decade, new rules», nuovo decennio nuove regole, recita la frase di lancio del film ed infatti se prima solo le vergini avevano qualche speranza di sopravvivere, adesso bisogna essere gay (e quindi, per definizione, impuri…) per avere qualche speranza di salvezza. Inoltre, l’assassino si adatta alle nuove tecnologie filmando i suoi omicidi per poi pubblicarli su YouTube: capirai che grandi novità in un mare di déjà vu. Neve Campbell, che ovviamente esce ancora una volta splendidamente illesa da un vero e proprio fiume di ammazzamenti, ha uno sguardo intenso che da solo è in grado di esprimere tutto il passato del suo personaggio: peccato però che anche tale sguardo sia, come tutto il resto nel film, lo stesso da ben quattro film. Ed è ormai altamente probabile che si arrivi davvero, come nel film nel film Stub, al 7° capitolo, visto che — a quanto pare — Scream 4 è solo il primo capitolo di una nuova trilogia…

Scream 4